Cercando qualcosa di interessante sugli spilli e i puntaspilli
(pincushion, acerico, pelote à épingles).
Così riporta Wikipedia....
"Lo spillo
è un oggetto usato per unire provvisoriamente due lembi di materiale sottile. Assomiglia ad un
ago senza la cruna. Si utilizza con
tessuti, nastri,
tulle, fogli, e altri materiali leggeri che possano essere forati con la leggera pressione esercitata da un dito sulla capocchia.
È fatto d'
acciaio,
un tondino molto sottile con un'estremità appuntita, per infilarlo, e
l'altra estremità terminante nella capocchia, un rigonfiamento, per
impedirgli di sfilarsi. La capocchia può essere colorata, in
vetro e
plastica, per renderlo meglio visibile e più facilmente infilabile."
Mentre dal sito FIORETOMBOLO....
"Senza
dubbio la prima forma di spillo è stata una spina naturale di pesce o pianta
poi schegge di ossa o altro. Per arrivare agli spilli di metallo bisogna
risalire all’età del bronzo (dal 2200
a.C.-al 900
a.C.)......Nel 1817,
l’americano Seth Hunt comunicò all’ufficio brevetti la sua invenzione: una
macchina per fabbricare spilli in un solo pezzo. Con questa macchina si
tagliavano i pezzi con una piccola testa, l’altra estremità veniva appuntita su
una rotella d’acciaio ruvida. Questa macchina non entrò subito in uso ma nel
1824 Samuel Wright ne depositò il brevetto in Inghilterra: da allora la
produzione degli spilli assomigliò a quella attuale."
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Puntaspilli "Dolcetto" fatto a mano in creta bianca |
Ma la storia più interessante l'ho trovata su Forumdicucito.forumattivo....
dove la storia dello spillo, tratta da un vecchio giornale femminile dei primi del ‘900,
viene narrata come una favoletta.
“L’inventore
degli spilli fu, a quanto si racconta, un ottonaio della Turenna, in
Francia, che, smanioso di far fortuna, cercava continuamente un mezzo
per arricchire.
Avendo attività e perseveranza non comuni, egli
inventò la filiera per perfezionare la tiratura del filo di ottone ed
ottenere così sottilissimi spilli, e la notte in cui fece l’ultima prova
della sua scoperta, vedendone la buona riuscita, si inginocchiò per
ringraziare Dio ed esclamare: - finalmente sono ricco! Il filo che tirai
per questi spilli sottili può servire per attaccare le mantiglie e le
cappe delle signore e tutte le donne vorranno averne! Sarò nominato
maestro ottonaio come il mio padrone, potrò chiedere un privilegio al re
e diventerò enormemente ricco!!-.
Sventuratamente, le speranze
del povero operaio andarono presto in fumo: il suo principale, geloso
della sua invenzione, lo fece arrestare come ladro, accusandolo di
avergli rubato il filo di ottone che era servito per confezionare i
primi spilli e l’inventore dovette ritenersi fortunato se fu condannato
soltanto a partire dalla sua città anziché essere condotto in prigione.
Recatosi
a Parigi, l’inventore degli spilli prese a prestito dagli usurai alcune
somme per aprire una piccola industria, ma questi soldi erano stati
prestati a scadenza brevissima, tanto che, non potendo subito
restituirli, fu fatto arrestare dai suoi creditori, attaccare alla
berlina e poi condotto in prigione dove morì in breve tempo.
Col
denaro degli usurai il povero inventore aveva però fabbricato alcune
migliaia di spilli, che i creditori vendettero subito, per recuperare
almeno una parte dei loro crediti, a un bretone di nome Giovanni
Serquia, che a sua volta le rivendette con grande profitto: sarebbe con
queste vendite diventato certamente milionario, ma vicende politiche di
cui si era poco opportunamente occupato lo portarono in breve sul
patibolo dove fu decapitato.
Gli spilli tuttavia erano ormai
diventati un oggetto desiderabile pur se rari e molto costosi, tanto che
all’inizio furono utilizzati solo dai reali e dagli appartenenti alle
classi più nobili: si racconta che la dama di Beaujeu, figlia di Luigi
XI, fra i doni di nozze ricevesse addirittura un intero astuccio di
spilli sottilissimi.
Nella vicina Inghilterra gli spilli furono
ignorati fino al regno di Enrico VIII, epoca nella quale trovarono una
grande sostenitrice e divulgatrice in Anna Bolena che, arrivata dalla
Francia, ne faceva generosamente dono ai vari componenti della corte.
La
fatale influenza negativa degli spilli colpì però subito anche quella
infelice regina, che nel giro di breve tempo salì sul patibolo: da
allora la superstizione popolare vuole che porti sfortuna regalare
spilli e aghi in genere.”
Quindi nn regaliamo spilli e nemmeno aghi e ditali ....
ma, non avendo trovato nulla sui puntaspilli,
CONTINUIAMO A REGALARNE !!!!!
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La mia scatola puntaspilli "Tetto rosso " |
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Fatta a mano |
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La scatola è in creta rossa lucida mentre il punta spilli è in raso |
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Puntaspilli "Rose " |
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Rose rosa |
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Il nido |
CIAOOOOOOOO!!!!